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Railways in Art
Artisti vari
dal 15 aprile al 30 settembre 2023

Il Futurismo ha rappresentato uno dei movimenti artistici più rivoluzionari della storia, proponendo instancabile una visione innovativa e dinamica del mondo quale tuonante invito ed esempio di rottura epistemologica, in cui le vecchie forme e concezioni sono state superate a gran velocità da sempre nuovi modi di vedere e di rappresentare la realtà. Il Futurismo è, e sarà per sempre, a buon diritto uno dei movimenti più importanti ed influenti del '900, poiché ha cercato di enfatizzare l'importanza del futuro e del progresso – e non si pensi meramente a discapito del passato – ma quale elemento di rinnovamento culturale, sociale e di pensiero attraverso l’esaltazione dell'energia e della potenza, del rinnovamento, del progresso tecnologico e industriale. Ciò suggerisce come la storia e la cultura stesse siano processi in continuo mutamento, in cui il passato deve costantemente essere riletto e rivisitato in modo nuovo in un processo continuo di innovazione e rigenerazione, in cui il passato ed il presente si coniugano e trasformano per sfondare le misteriose porte dell'impossibile e costruire il futuro.

E se il tempo e lo spazio morirono ieri, in questo contesto, il treno è davvero un simbolo senza tempo e spazio che già allora rappresentò un elemento chiave per l'immaginario futurista poiché capace di esprimere gli effetti propriamente futuristi connessi alla velocità, innovazione e simultaneità incarnando al tempo stesso il rumore e la potenza del progresso e della modernità. Ma che anche oggi, in retrospettiva, si può affermare rappresenti il vero e proprio DNA e pensiero del movimento futurista, in quanto Il treno è stato uno dei mezzi di trasporto più importanti della storia e dell'era industriale ma è tutt’ora un mezzo in “continuo movimento” e profondamente attuale che ha contribuito e contribuisce al processo di connessione e modernizzazione del mondo. Per sempre macchina per eccellenza della modernità, simbolo del progresso e della velocità, colonna sonora del futuro che ha squarciato il millenario silenzio della natura e della campagna.

Per esempio, il treno occupa una posizione centrale nei dipinti e nelle xilografie degli "Stati d'animo" di Boccioni del 1911, facendosi partenza ed addio, stato d’animo, ma il treno è anche il movimento simultaneo di un oggetto nello spazio come in “Dinamismo di un treno in corsa" di Russolo, realizzato nello stesso anno, in questo caso un treno notturno, suggerito attraverso una scomposizione dell'immagine. Baldessari (1916), Corona (1919) e Pippo Rizzo (1929) sono presenti in mostra ognuno dei quali con una resa dinamica del treno specifica e unica. Baldessari, ad esempio, usa le linee-forza boccioniane per suggerire il movimento del treno, mentre Corona fissa la forma del treno più volte, sovrapponendo e suggerendo la scansione del movimento. Infine, Pippo Rizzo aggiunge la fila dei vagoni in una lunga curva per enfatizzare la velocità. Depero si concentra sul significato "futuristico" del treno come simbolo forte della modernità mostrandoci come il treno sia il paradigma della città futura e moderna e sorprende anche con il disegno plastico del "Treno partorito dal sole". Giulio D'Anna, utilizza il treno per attraversare la Sicilia e offrirci visioni di sogno fatte di luce e colori mediterranei. Singolare è la visione di Carlo Carrà che nel disegno del 1913, non figura il treno ma lo suggerisce attraverso una "sintesi di paesaggio di velocità da un treno”. Allo stesso modo, Futurluca (un allievo di Balla) ci regala una visione multicolore e un po' astratta di una stazione ferroviaria, in cui il treno non è presente, ma il turbinìo di forme e colori ne suggerisce comunque la presenza dinamica. Per concludere questa panoramica degli artisti più rappresentativi della mostra (ma ce ne sono altri ancora interessanti, tra cui Conti, Ciacelli, Erba e Sironi), è importante citare il complesso e quasi futur-surreale "collage di paesaggio urbano" di Vinicio Paladini, in cui, tra Futurismo e Costruttivismo, il treno dialoga a distanza con un'automobile in un paesaggio spoglio ma floreale.

Collaudata da Maurizio Scudiero, in pieno stile Marinettiano, la mostra "Futurismo e Treni" vuole esplorare questa profonda relazione tra il Futurismo ed il treno, presentando una serie di opere esemplari che mettono in luce gli effetti propriamente futuristi connessi alla velocità – e non solo. La mostra vuole stimolare una riflessione sulla relazione tra tecnologia, società, arte e progresso, proponendo una visione innovativa e dinamica del mondo attraverso la velocità e la potenza del treno quale simbolo del futuro e della modernità, ma anche essenza stessa della vita moderna, ora più che mai caratterizzata dalla rapidità e dall'accelerazione del tempo.

Attraverso la mostra "Futurismo e Treni", la galleria Futurism&co rende omaggio ancora una volta a questo intramontabile e rivoluzionario movimento, esplorando i suoi temi principali e la sua relazione con il mondo dell'industria e del progresso. La mostra rappresenta una occasione unica per approfondire la conoscenza del Futurismo e per riflettere ancora una volta sulla sua attualità e rilevanza nel mondo contemporaneo. 

Alice Zucca

PRESS REVIEW